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Vistosi

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VETRERIA VISTOSI

 

il design senza tempo...
È concepito sui tavoli del design internazionale, ma ancora prende vita in Laguna, dal soffio dei maestri vetrai, da mani che lo plasmano con gesti sapienti. È il vetro delle creazioni Vistosi.


La storia di Vistosi si snoda attraverso cinque secoli durante i quali questa firma del vetro è andata affermandosi, riuscendo a distinguersi anche nei periodi di crisi della produzione vetraria Muranese. Nel XVII secolo il veneziano Zuanne Geronimo Gazzabin, conosciuto con l'appellativo di 'Vistoso', divenne proprietario di una fornace a Murano: da allora la famiglia rimase nell’elitè artistico-vetraria muranese, protagonista della fortuna del prezioso manufatto.


La tradizione familiare dei maestri vetrai Vistosi è indissolubilmente legata al successo della vetraria veneziana nel mondo, e allo stesso modo ha attraversato l'Europa e solcato gli oceani, in cerca di consenso e sfide sempre nuove.
Verso la metà del secolo scorso, Guglielmo e Luciano Vistosi riportarono sul mercato lo stile e la maestria che avevano reso indelebile il nome della famiglia, riuscendo a fissare lo stile Vistosi in "creazioni senza tempo", riconoscibili nelle forme raffinate dei pezzi che prendevano vita sul tavolo dei designers: un'antichissima forma d'arte usciva per sempre dall'alveo della tradizione per entrare nella modernità.


La sinergia tra vetro e design, incontro di materia e pensiero, di arte e tecnica, di forma e slancio vitale, si è tradotta nel connubio della firma Vistosi con i più importanti nomi della creatività internazionale: Aulenti, Dal Lago, De Lucchi, Dordoni, Leclerc, Magistretti, Mangiarotti, Meda, Peduzzi Riva, Santachiara, Sottsass, sono solo alcuni di essi. Ne è nato uno scambio reciproco di ispirazione, in cui l'estro dei designers ha dovuto a volte piegarsi alle esigenze del vetro e la materia da parte sua ha solcato il nuovo territorio della ricerca sui materiali.

Vistosi fu tra i precursori della nuova era, credendo in un futuro in cui il vetro diventava materia ideale per l'espressione della creatività e della diffusione della luce. Questa inedita filosofia, rivelatasi vincente negli anni Cinquanta, si ripropone oggi nella ricerca di nuove tecniche di lavorazione e di un design che ne valorizzi la purezza e le peculiarità.

Rivitalizzate dal design, la tecnica e la lavorazione sapiente dei materiali rimangono però il punto di partenza di qualsiasi creazione. Nelle fornaci del Gruppo Vistosi esperti chimici ricercano varianti alle composizioni di sabbie e minerali che da secoli si tramandano gelosamente in Laguna, ottenendo sempre nuove "alchimie" che aumentano la trasparenza, la malleabilità, la purezza del materiale e permettono la realizzazione di inediti colori, decori e riflessi; i progettisti mettono a punto forni e tecniche di fusione in grado di cuocere miscele sempre più ricercate e sofisticate per garantire al Maestro Vetraio una materia prima di estrema qualità e dalla resa impeccabile.


Resta immutata la missione aziendale di creare pezzi "senza tempo" come Giogali, Neverrino, Munega, Lepanto, disegnati negli anni '60 e '70, ma estremamente attuali e di grande successo ancora ai nostri giorni. Nel nome Vistosi convivono così le tecniche millenarie del vetro lavorato a mano e soffiato a bocca, con sperimentazioni del design e studio dei materiali. Ecco "i cristalli", "le aquamarine", "gli ambrati" ed "i neri", modi sempre nuovi di "vestire con il vetro", tradotti in collezioni inedite.

Il presente è tensione continua a migliorare tecniche e materiali, a cercare inattese armonie tra il vetro e le sue forme: la nobiltà dell'elemento è valorizzata dallo studio delle linee; la materia elaborata per mettere a disposizione dei creativi la sua resa migliore, nella consapevolezza che il bel vetro non vive di luce propria ma trae forza dai particolari.